Distruzione eterna per i malvagi irrecuperabili

ESISTE L’INFERNO?

In molte chiese si insegna che le anime dei malvagi morti vanno a finire in un luogo infuocato, in cielo, dove sarebbero tormentate dai diavoli in eterno. Vediamo, invece,come stanno le cose.Significato della parola “inferno”.La parola inferno, dal latino “infernus” o “inferus”, significa: ciò che è posto sotto, il sottoterra, la fossa, il sepolcro. È l’equivalente della parola ebraica “Sheol” e della parola greca “Hades”.Nella Bibbia inferno, Sheol e Hades (o Ades) non danno mai l’idea di un luogo infuocato in cielo dove i malvagi morti sarebbero tormentati, ma indicano il luogo di sepoltura di tutti i morti, cioè il sepolcro.

L’ANIMA È L’UOMO STESSO.

La Scrittura dice che l’anima è l’uomo stesso «E l’Eterno Iddio formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente» (Gen.2:7).

LA CONDANNA DI DIO ALL’UOMO PECCATORE.

La condanna che Dio ha dato all’uomo peccatore è il ritorno alla polvere della terra, da dove fu tratto, e non di andare in cielo dopo la morte a soffrire in un luogo infuocato. Infatti, Dio disse: «Sei polvere, e in polvere ritornerai» (Genesi 3:19).

LA MORTE È INESISTENZA. I MORTI RIAVRANNO LA VITA ALLA RISURREZIONE.

La Parola di Dio dice che «i morti non sanno nulla» (Eccles.9:5). Per cui, i morti non si trovano in cielo, ma nei sepolcri, da dove essi «udranno la sua voce [di Gesù] e ne verranno fuori» (Giov.5:28).
Perciò, essendo la morte l’esatto opposto della vita, chi muore non esiste più e non può essere tormentato né in un inferno di fuoco e né in nessun altro modo.
La Bibbia dichiara che sia i giusti che i malvagi rivivranno alla risurrezione, quando Gesù ritornerà (Atti 24:15) e che soltanto allora saranno posti sotto giudizio, e non prima (2 Tim.4:1).

GEENNA, STAGNO DI FUOCO O LAGO DI FUOCO, FORNACE ARDENTE.

La Bibbia non parla mai di un luogo infuocato in cielo, ma parla di geenna, stagno o lago di fuoco e di fornace ardente. Che cosa sono?
La geenna – hinnom – di fuoco (ebraico: Geh Hinnom, cioè Valle di Hinnom) era la valle a sud di Gerusalemme dove c’era l’immondezzaio sempre acceso. In esso venivano gettati i peccatori giustiziati, i cui cadaveri erano consumati lentamente dal fuoco.

Il fuoco della geenna è detto inestinguibile perché esso non si spegneva; bruciava e consumava in continuazione tutto ciò che vi era gettato, essendo anche alimentato dallo zolfo che vi si spargeva per facilitare la combustione dei rifiuti.
A volte i cadaveri andavano a finire in zone dell’immondezzaio dove il fuoco era debole o quasi spento, per cui imputridivano ed erano consumati dai vermi.

Gesù stesso, parlando agli Israeliti, indicò la geenna quale luogo di annientamento. Essi sapevano bene che cos’era e l’avevano in orrore. Il Signore parlò della geenna soprattutto in relazione al Giorno del Giudizio. Egli ebbe a dire: «Se l’occhio tuo ti fa cadere in peccato, cavalo; meglio è per te entrare con un occhio solo nel regno di Dio, che avere due occhi ed essere gettato nella geenna, dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne» (Marco 9:47-48).
Anche la fornace ardente, lo stagno di fuoco o lago di fuoco sono la medesima cosa della geenna, e cioè un luogo di eterna distruzione per i malvagi.

Gesù disse: «Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell’età presente. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l’iniquità, e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti» (Matteo 13:40-42).

Il paragone fatto da Gesù è straordinario e chiarissimo. Come delle zizzanie che vengono bruciate non resta nulla, così anche dei malvagi che verranno gettati nella fornace ardente non resterà nulla. La qual cosa vuol dire che la fornace ardente distrugge.
Quanto al pianto e allo stridor di denti, vedi appresso.

Lo stagno di fuoco è dunque la morte seconda, quella definitiva. Quindi, non v’è alcun dubbio che la geenna, lo stagno di fuoco, la fornace ardente (e simili) sono la stessa cosa, cioè un mezzo di annientamento, e giammai di tortura eterna. Esso avrà ragione d’esistere solo per il periodo del compimento del Giudizio.

TORMENTI ETERNI O DISTRUZIONE ETERNA?

Che cosa è il tormento nei secoli dei secoli di cui si parla in certi passi biblici? Vediamo intanto i passi biblici in cui se ne parla.
È scritto che alla fine del Giudizio «il diavolo che le aveva sedotte [le nazioni] fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli» (Apocal.20:10). (La bestia: simbolo di una potenza governativa diabolica).
È pure scritto: «Chiunque adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, egli pure berrà il vino dell’ira di Dio versato puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello. Il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli» (Apocalisse 14:10-11).

È scritto anche: «Così avverrà alla fine dell’età presente. Verranno gli angeli, e separeranno i malvagi dai giusti e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti» (Matteo 13:49-50).

Non sono pochi coloro che prendendo questi passi cercano di far credere che i malvagi (falsi profeti ed uomini empi in genere) saranno gettati in un luogo infuocato chiamato “inferno”, dove piangeranno e subiranno atroci tormenti in eterno. Qual è la verità?

Il pianto ed il tormento dei malvagi irrecuperabili, che saranno giudicati degni di distruzione, dureranno finché sopravverrà la morte. Il “fumo” è il ricordo del loro tormento e della loro morte, che sarà di monito a tutti. Un esempio ci è dato dalla distruzione di Sodoma e Gomorra.

La Scrittura dice: «Allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono, come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno» (Giuda 7).

Al riguardo Gesù disse: «Ricordatevi della moglie di Lot» (Luca 17:32).
I malvagi, dunque, subiranno la distruzione eterna. E la Scrittura non lascia dubbi in merito.
Altre prove:
L’apostolo Paolo scrisse che gli empi «saranno puniti di eterna distruzione» (2 Tess.1:9) – Versione Riveduta. Vedi anche: Salmo 37:10.
Gesù disse: «Io vi mostrerò chi dovete temere. Temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella geenna. Si, vi dico, temete lui» (Luca 12:5). Vedi anche Matteo 10:28.
La profezia di Isaia è quanto mai chiara e precisa. Essa, riferendosi al Giudizio del Millennio di rigenerazione, dice: «Quando gli adoratori usciranno, vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati a me; poiché il loro verme non morirà, e il loro fuoco non si estinguerà; e saranno in orrore a ogni carne» (Isaia 66:24). Non c’è bisogno di commenti!

UNA DOTTRINA NON BIBLICA.

La dottrina degli eterni tormenti dei malvagi in un inferno di fuoco non è biblica. Essa è in aperto contrasto col piano divino di «restaurazione di tutte le cose» (Atti 3:21).
Non è infatti concepibile che accanto al Regno eterno di pace, di amore e di felicità per i giusti, vi sia un luogo di eterni tormenti, dove i malvagi sono nel dolore, nel pianto e nella disperazione per sempre.
Come si potrebbe nel regno di Dio vivere nella gioia, sapendo che in un altro luogo le “anime cattive” piangono e soffrono atrocemente?

E come si fa a concepire che un uomo, per quanto male si sia comportato in circa settant’anni di vita, debba poi essere condannato a terribili sofferenze per l’eternità? Quale proporzione ci sarebbe fra il male fatto e la pena subìta?

Coloro che credono che Dio abbia concepito la tortura eterna per i figli disubbidienti, riflettano meglio, perché il vero Dio non è né crudele, né sadico, né tanto meno un mostro.
Egli è giustizia, amore e misericordia, e per tale ragione farà perire i malvagi irrecuperabili (come abbiamo dimostrato), ma non ha mai concepito di torturarli in eterno.

La verità è che, come dice la Bibbia, nei nuovi cieli e nella nuova terra «non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate» (Apoc.21:4).

La dottrina della immortalità dell’anima e quella degli eterni tormenti in un inferno di fuoco sono errate per le seguenti ragioni:
1) non sono insegnate dalla Parola di Dio;
2) fanno di Dio un bugiardo ed un barbaro;
3) contrastano col divino Piano di salvezza e di restaurazione della creazione contenuto nella Sacra Scrittura;
4) rendono vano il sacrificio di Cristo;
5) annullano la speranza della resurrezione;
6) rendono inutile il ritorno ed il giudizio di Cristo.
Dio, nella sua infinita bontà, ha predisposto un piano di redenzione dell’uomo, che prevede la sua rigenerazione e il dono della vita eterna sulla terra restaurata, adempiendo il suo grande disegno originario. Infatti, l’Onnipotente creò la terra quale ambiente adatto all’uomo, e l’uomo perché vivesse sulla terra. Quindi, l’uomo non fu creato per andare a vivere in cielo. Per cui, è un errore sostenere e insegnare che l’uomo abbia un’anima immortale che andrà vivere in cielo in eterno.
Dio, essendo infinito amore, non ha mai concepito la tortura eterna per i figli disubbidienti.
Qualunque padre terreno preferirebbe che un figlio sia morto piuttosto che tormentato e sofferente per l’eternità. Quanto più il Padre Celeste, che ci ha creati e ci ama infinitamente, preferirebbe la stessa cosa, pur con grande dolore!

Nel futuro mondo perfetto che Dio ha concepito non potranno esistere né torturati né torturatori, perché non vi sarà né pianto né dolore. Quindi, l’inferno di fuoco è invenzione dell’uomo e di Satana, e non un’idea di Dio.
Il Regno di Dio nel nuovo mondo esisterà per la gioia e la felicità dei suoi figli, e il Signore stesso gioirà assieme a tutti loro in eterno.
Tutti i malvagi saranno distrutti; la «discendenza degli empi sarà sterminata» (Salmo 37:38).